La
nuova supersportiva dal vivo. Queste foto hanno soprattutto lo scopo di
poterla fare vedere in tutti i particolari a chi non ha ancora la possibilità di toccarla con mano. Mentre tutti si concentrano
sull'immagine d'insieme che spesso non le rende giustizia, ecco quello che
vede l'occhio dell'appassionato.
Settembre
2002 - STefano
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Ecco la moto nella vista 3/4 posteriore, che è in
assoluto la più bella. La moto è comunque da immaginare senza le
appendici "codice" cioè fanali, frecce, specchi, etc... che
sembrano lì per caso (e sono pronti e facili da eliminare...!)
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Particolare ravvicinato: uno dei punti a vantaggio
rispetto al 998 è che si vede finalmente il motore!!!
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Altra vista
posteriore...e anteriore.
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Vista laterale
che evidenzia la lunghezza della carena (credo che la velocità di punta
di questa moto lascerà parecchio di stucco...)
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I
Particolari
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Particolare
dell'occhio superiore con la struttura in alluminio di supporto.
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La vista
"notturna" non è male; la moto si riconosce subito anche
rispetto ad altre realizzazioni simili (MV Agusta).
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Il serbatoio è
semplicemente stupendo: ricorda quello della vecchia F1 per forma ed
essenzialità. Forse un po' esagerato nel protendersi in avanti a
riprendere il profilo del telaio.
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L'immaginetta
di San Cristoforo sopra il plexiglass: è forse uno degli obbrobri
maggiori di questo modello. Peraltro è veramente facile da eliminare
acquistando un plexi privo di foro...
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Lo scarico: una
novità assoluta, occorre farci l'occhio...e l'orecchio dato che la moto
è veramente silenziosa.
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La
strumentazione è portentosa; il grosso contagiri fa rimpiangere solo in
parte l'assenza di un tachimetro analogico. Sembra una strumentazione da
gara, ma nasconde tutte le informazioni che si possono desiderare su una
moto di tutti i giorni.
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La fanaleria è
bruttina e tutta la struttura sotto lo scarico è decisamente posticcia.
Speriamo che sulle moto in produzione si veda qualcosa di meglio.
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La cura per il
particolare è maniacale: ecco che codone, scarico, fanali e persino la
luce targa seguono lo stesso profilo.
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Registro
catena: particolari come questo riempiono di entusiasmo l'appassionato.
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La regolazione
dei comandi a pedale...finalmente. Chi
aveva il piede sopra la media si trovava veramente male con i vecchi
comandi. Ora tutti troveranno la giusta misura.
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Ecco la famosa
Testastretta: e si vede!!!
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Gli specchi con frecce integrate: stabilissimi e facili
da regolare anche con i guanti.
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La dotazione di attrezzi sotto la sella...una dico una
brugola da 5 mm!!!
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La struttura che sorregge fanali e strumentazione:
molto più leggera di quella della 998, con in evidenza i pomelli di
regolazione.
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Ecco cosa c'è sotto la sella: lo spazio
per...assolutamente niente!!!
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Le pedane splendidamente regolabili su 5 posizioni per
scegliere la configurazione adatta al nostro stile di guida.
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I collettori di diverso diametro, per adattarsi alle
diverse lunghezze (è stato eliminato il gomito che caratterizzava il
998).
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La piastra di sterzo: come design non si integra molto
nel contesto, ma come qualità cosruttiva e sapore "racing" è
il massimo.
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L'altro lato della Testastretta.
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Il Display multifunzione offre veramente tutto quello
che si possa desiderare.
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Altre immagini, con i primi acquirenti (!) della moto.
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Si ringrazia
Andrea Combet di Cagliari per avere messo a disposizione la moto. |